“Come fanno quelli che non sono incrinati? Gli imperturbabili, di cosa sono fatti?” Elias Canetti, 1973
Una raccolta di poesie che racconta con straziante lucidità il caos della vita, l’affollamento delle passioni, la brama di silenzio necessario a zittire il flusso ininterrotto di pensieri. La ricerca dell’imperturbabilità è un sogno lontano e irraggiungibile: così l’uomo affoga negli abissi infuocati della sua anima. In questa immensità abissale qualcuno sopravvive, qualcuno no. Ma come disse il premio Nobel per la letteratura Canetti, “chi obbedisce a se stesso soffoca. Talvolta è giusto soffocare.” Questo libro è una sfida. Un duello. Ogni verso esprime il forte desiderio di riscoprire l’umanità e al contempo ritrovare se stessi.
Ottimo
Il riflesso della fragilità dell'anima e del peso della vita raccontato tramite poesie con una sofferente lucidità.
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