Nulla esiste di codificato o di sempre uguale a sé stesso nella vita. Ove esiste un elemento lì esiste l’antielemento, ove c’è il buio lì c’è la luce, ove c’è il giorno lì c’è la notte, ove c’è l’umido lì c’è l’arido, dove c’è tristezza lì c’è felicità, ove la vita la morte e viceversa, e tutto trapassa in continuo. Tutti i componimenti giocano su questo continuo alternarsi tra contrari che solo apparentemente sono tali in quanto sono costanti alternanze della vita. La vita è un continuum di opposti e di trapasso dal passato al futuro, dalla terra al cielo o dalla vita alla morte e forse anche in senso opposto. A noi il compito di saper cogliere i fiori che spesso si trovano sul nostro cammino e che non vediamo o calpestiamo. Ed è grazie all’amica di questo pellegrinaggio, la poesia, che il percorso sul sentiero della vita, si snoda tra le rive di un fiume, su mari calmi o tempestosi, attraverso stagioni indefinite per approdare a una spiaggia di speranza, a un Azzurro orizzonte o alla mano di Dio.