In questo libro parlo di penombra e labirinto perché riguardando indietro mi rendo conto che la bambina, ma anche la ragazza più grande che sono stata, vagavano nell’ombra senza vedere bene quello che succedeva attorno a loro, e a loro stesse. Entrambe hanno provato tante strade ma nessuna le faceva uscire da quel labirinto che LUI aveva costruito nelle loro teste (la mia). Se con quello che ho scritto (e scriverò) avrò aiutato anche solo una persona a sentirsi meno sola a questo mondo, meno sola nelle sue esperienze di vita, ne sarò felice. Il mio intento è quello di far ritrovare ad altre persone un po’ come me, una voce, la loro, perché è il silenzio che fa male.