Testo di matrice poetica. Due passi alla dogana è insieme analisi e recupero; una radiografia atta a scandagliare la condizione umana in relazione alla quotidianità, alla natura ( verso la quale si guarda con occhio "devoto" e preciso) e alle forze che influiscono sulle singole entità, passando da un comodo relativismo conformista ( levità ) ad una forte presa di coscienza della realtà ( edotto) talvolta attraverso un processo introspettivo violento e molteplice che coinvolge in primis l'autore, con un consequenziale smarrimento dell'essere e delle sue ormai fragili certezze. Nelle intenzioni del “narratore” v'è il desiderio di condurre per mano il lettore in questa sorta di escalation involutiva che sembra alla fine trovare una qualche eredità spirituale e dunque una “ muta speranza”, attraverso un linguaggio atto a riprendere una tradizione interrotta della poesia "da battaglia" che è espressione palpabile di ribellione, ragione e sentimento.