Stati d’animo, moti interiori, vicende vissute in prima persona percorrendo il sottile filo tra realtà e fantasia, delusioni, momenti felici e dolorosi, sono solo alcuni dei temi che ispirano “Gocce d’inchiostro”, una raccolta di poesie dedicate a parenti, amici e conoscenti, in cui l’autore, alternando suggestive rime dai pittoreschi suoni e colori, mette in gioco se stesso nell’affrontare difficoltà legate agli aspetti più cari della vita. L’opera, aperta dal componimento “Cara amica mia”, lascia in un primo momento spazio allo scambio di confidenze ed affettuosi consigli da amico, per poi immergersi in rime dedicate all’amore e alla sua ricerca che, da principio faticosa, quasi impossibile, si conclude nell’incontro con la donna da sposare, a cui sono rivolte le poesie “Rime di un vero amore” e “Ti amo”. Il nucleo più consistente di versi si concentra, tuttavia, sull’intima analisi del proprio essere, introdotta dal pensiero “Strane sensazioni”, in cui l’autore si scontra con i turbamenti del suo animo e con ciò che lo circonda, nell’infinita ricerca di una, all’apparenza irraggiungibile, quiete interiore. La svolta sarà data dalle riflessioni sulla grandiosità della natura e sulla caducità dell’uomo, espresse da “L’energia che ci sta attorno”, “Vento d’estate” e “La vita”, che anticipano la chiusura dell’opera, dedicata al suo crescente desiderio di protezione spirituale; un desiderio realizzato, infine, dall’arrivo de “L’angelo custode”, la sua mamma.