La poesia è molte cose, può essere azione, può essere il nulla finché rimane un pezzo di carta, può significare esprimersi, può essere la prima definizione più poetica che ci viene in mente in quel momento. “Il pino e il mare” prende il nome da una poesia presente nella raccolta che vuole spiegare come riuscendo a trovare quel fattore x (in questo caso il vento) si possa riuscire a far comunicare due cose/persone completamente diverse fra di loro. In molte di queste poesie, scritte con un linguaggio semplice e asciutto, sono presenti metafore e giochi di parole che sorreggono principalmente il tema della poesia stessa. La raccolta affronta vari temi per questo non c’è una vera e propria chiave di lettura, ma se proprio vogliamo trovarne una, quella può essere allora un inno alla rivalsa, che percorre la via della pace e che molto spesso umanizza sensazioni, situazioni, oggetti inanimati e cose astratte rendendole capaci di poter parlare alle persone, una sorta di capovolgimento dei ruoli. In questa raccolta non vi è niente di personale se non le sensazioni che i temi cercano di trasmettere.