Scrivere e leggere poesie significa cercare dentro se stessi sentimenti nascosti. Sensazioni e pensieri spinti da parte in un angolo come fotografie sbiadite continuano a crescere acerbi e silenziosi nella mente mentre le parole si fanno chiare e forti, tremano tra le dita e scivolano su un foglio bianco. Parole che hanno come vocazione una visionaria nostalgia di un nesso nascosto. Poesie che lasciano spazio all’interpretazione e ad una ricerca interiore di vecchie e nuove emozioni. Frugando tra i miei ricordi spero che il lettore possa immedesimarsi nei miei sentimenti e farli propri così da sentire le voci dell’anima alternarsi “Nei meandri miei più tetri”.