Ho scritto questo libro durante l’inverno del 2020, in pieno lock-down per la pandemia. In quel periodo, tutto era ovattato, calmo. Il momento adatto per fermarsi finalmente, per scendere dal vortice della vita e riprendersi tutto quello che era stato solo sfiorato distrattamente fino a quel momento. I colori della natura, i suoni, l’emozione dei raggi del sole al tramonto o delle grida di bambini che giocano in cortile. Ho scritto il ricordo di due persone a me care che non ci sono più e l’orgoglio che provo per chi è cresciuto urtando spesso contro i miei errori ma trovando alla fine una sua strada nel mondo. Tulipani, i miei fiori preferiti. Allegri e colorati ma anche teneri e delicati, un po' come me, tra il cielo e il mare, il dolce e il salato.