Ho attinto qua e là dai miei cassetti ricolmi di scritti per il racconto di un viaggio che continua, con l’alternarsi di momenti belli e meno belli. È il viaggio della vita nel suo evolversi e alternarsi. Dai cortili dell’infanzia, al mare, che sempre mi rammenta la fanciullezza, ai viaggi sull’affollatissimo Treno del Sole o sulla R4, lungo il serpentone infuocato dell’autostrada con le valige sul portapacchi. Da nord a sud e viceversa dell’Italia stretta e lunga negli anni 60 e 70. Dal periodo hippy, che ho vissuto come figlio dei fiori, girando l’Europa in autostop con la chitarra sulle spalle. Agli amici persi per strada a motivo di spinelli divenuti acidi sperimentali alla fine degli anni 70. Gli eskimi, le molotov e la rivoluzione incompiuta di quegli anni sfociata in terrorismo. Dalla sofferta autonomia di Silvia 75, al nostro presente, complicato e travagliato, dove lo sfruttamento e il precariato nel mondo del lavoro è stato legalizzato con la flessibilità. Per questo ancora lotta Glenda, che sorride come può, alle prese con l’insicurezza di un sistema globalizzato che tende a chiudere le aspettative per i giovani. Ho notato che le mie poesie raccontano tappe di questo viaggio, che continua. Per questo ho inserito ai componimenti l’anno in cui sono state scritte. Spero che il racconto di questo viaggio sia condivisibile con altri, dato che l’arte, in tutti i suoi linguaggi, non deve essere autoreferenziale ma raccontare la vita.
ottimo
Un buon libro che s'inserisce nel contesto storico degli ultimi 50 anni delle vicende italiane.