Trenta poesie in cui emerge un rapporto conflittuale con la vita, vista come lungo e sofferto percorso fatto di noia e solitudine. Si avverte la costante presenza della morte, compagna fedele ed attesa.
SEVERINO BIGOTTO “SOGNO INFINITO” poesie, BOOK SPRINT edizioni 2018 Ho letto con attenzione e grande piacere questa raccolta poetica che si distingue per la grande e profonda sensibilità che riesce e trasmettere. S’intuisce un battito poetico autentico, una sincera spinta all’afflato poetico. Il tema della morte e dell’abbandono sono rappresentati in modo dolente, nostalgico, attraverso una inguaribilità che, sola, la parola poetica, può parzialmente dire e lenire. Su queste pagine l’abisso, il nulla, il vuoto ulteriore, e l’abbandono, trovano una più che convincente rappresentazione letteraria. Anche la scelta dello stile, essenziale, ermetico talvolta, sempre diretto e narrativo, appare come mezzo semantico preciso e coerente con il dettato poetico di fondo. Aggiungerei che le poesie di Bigotto si possono tranquillamente inserire nella grande tradizione poetica del ‘900 italiano con richiami tematici e formali a Pavese, Ungaretti, Gatto, senza trascurare una sottostante e notevole sensibilità di leopardiana memoria. Carpi, maggio 2018 Marco Fregni