Un libello è una raccolta di poesie in un percorso di vita durante un lutto. Il percorso affrontato ha a che fare con le fasi della comprensione e crescita personale dopo la notizia che una persona cara se ne sia andata. La prima poesia funge da proemio con allusione alla musa greca Euterpe. Dalla prima poesia un tono triste ma critico caratterizzerà ogni lirica. Con un occhio di un adolescente ove tutto è o bianco o nero, vengono analizzate tematiche come la morte, l’amore, la società e l’uomo. Si percepiscono varie sensazioni: il disagio, la paura, la sensazione di essere da un’altra parte del mondo. Si tratta della perdita di contatto con l’ambiente circostante, in cui un ragazzo si trova posta la domanda più importante, “perché la vita?”. Data la portata della quaestio il giovane autore è impossibilitato dal darne una risposta vera, non riesce a risolvere un dilemma millenario che attanaglia ogni persona in quel dato momento, la scoperta della morte. Filosofia e letteratura in aiuto per poter cogitare una risposta, ma questo nulla di concreto porta a domandarsi cosa abbiamo di evidente intorno. Cosa sono le relazioni, i confini, la famiglia e la società. Un libello, dunque, è un percorso breve con domande importanti ove però non sempre si trova alcuna risposta.