Laboratorista presso l’ospedale di Pescia, Gaia ha appena incontrato Marco, un carabiniere che nei ritagli di tempo fa il volontario della Misericordia. L’intesa verbale e fisica lascia entrambi molto attratti e interessanti. Così, tra Marco e Gaia nasce subito una tenera storia d’amore, tanto che lui crede di dimenticare lo spettro della moglie. Ma un giorno, all’improvviso e senza tanti convenevoli, Marco saluta Gaia, per la trasferta a Cuneo accettata in fretta, più come fuga da un dolore antico che per l’entusiasmo della promozione. Marco decide di prendersi il tempo necessario per fare chiarezza nel marasma dei suoi sentimenti e, così, lascia Gaia in bilico tra un’attrazione prepotente ed uno straripante bisogno d’amore. Gaia si troverà a non saper gestire un amore “a distanza” e rimarrà imbrigliata nelle trame viscose della nostalgia e della tristezza per i momenti splenditi vissuti col suo uomo. Quest’ultima diverrà prigioniera di un amore “telematico” per Marco tanto che, non potrà fare a meno di scrivergli, giorno dopo giorno, fino a quando i pezzi delle loro identità si incastreranno in un nuovo ordine che darà ad entrambi la possibilità di ritrovarsi… Marco subirà il fascino della scrittura di Gaia e capirà, malgrado le avversità del destino, che il suo interesse per quest’ultima è diventato nel tempo tanto importante per il suo equilibrio quanto prioritario da vivere.