Mi piace fissare pensieri e sensazioni, magari in rima. La fonte d’ispirazione è il vissuto quotidiano. Lo sfogo di un amico, le azioni, belle o brutte, delle persone care e le donne soprattutto: madri, mogli, figlie, colleghe, amiche…. Nel tempo ho accumulato, sotto forma di “pizzini” file, agende, semplici tovaglioli “rubati” in trattoria, una quantità enorme di scritti. In questa raccolta, senza pretese, altro non c’è che il mio “sentire” le mie e le altrui storie.