E se non fosse così? Se i colori del cielo non dipendessero dall’atmosfera, se la luce che ti trapassa quando ti svegli, non fosse solo il raggio di sole che entra dalle finestre… se ci fosse più di questo? Se i tuoi lineamenti fossero ben definiti, le tue mani avessero pugni stretti e il tuo corpo fosse roccia? E se all’improvviso non avesse più importanza doversi definire, dover spiegare, perché ti basta questo, quello che sei, quello che hai. Allora, non ti senti più in dovere di dover spiegare il tuo stato d’animo e dover dire sono felice o sono triste. Allora, credo, che basterebbe dire: “Sono trasparente”. Guardami ora, sono davanti a te e non ho più paura.