Hai presente l’amore? Quello intenso, quello che ti segna fin dentro le ossa? Hai presente la sensazione che provi quando lo perdi per sempre, quando non è più fra le tue braccia? Il senso di vuoto, di inutilità? Ci saranno giorni in cui crederai di non farcela senza, ci saranno giorni nei quali vorrai solamente farla finita, ma quei giorni passeranno, e arriveranno quelli sereni in cui la persona che amerai di più sarà te stessa, e conterai solo su di te, per qualsiasi cosa. È in quei giorni che il cielo brillerà di più, proporzionalmente ai tuoi occhi perché ora possiedi una consapevolezza diversa: quella di essere, da sola, tutto quello di cui hai bisogno. Apprezzerai le sofferenze sapendo che senza di esse non saresti potuta arrivare dove sei ora. Come potremmo apprezzare l’arcobaleno senza prima aver vissuto un temporale?
Leggendo il libro di poesie della Dr.ssa Flavia Spinelli, dal titolo " Carta e Inchiostro " navigo a velle spiagate verso la vita. la nostra storia personale: lottavano e vincevano, lottavano e perdevano; in tal caso, contriti, tornavano alla lotta.Non sorprendiamoci di vederci sconfitti con relativa frequenza: di solito, o anche sempre, in cose di poca importanza ma che ci affliggono come se ne avessero molta. Quando c'è amor quando c'è perseveranza e fermezza nella lotta, queste sconfitte non avranno mai molto peso. Non solo, ma verranno le vittorie, che saranno a nostra gloria. La curiosità verso la vita in tutti i suoi aspetti continua ad essere il segreto delle persone più creative (Leo Burnett) in compagnia dalla voce e dal canto delle sirene nello specchio d'acqua fra Scilla e Carridi di odissea memoria. SI, DoVETE sapere che la poetessa nasce a Villa San Giovanni luogo magico e angestrale. Siamo come Ulisse, sempre in viaggio verso Itaca, ma senza mai toccare terra. La vita ci spinge avanti, eppure siamo sempre in fuga. Il presente ci sfugge come sabbia tra le dita, mentre il futuro ci chiama con un sussurro inquietante. Siamo creature di passaggio, viandanti senza meta, eppure non possiamo fermarci. “Dimmi cosa significa per te il dolore e ti dirò chi sei ”, diceva Ernst Jünger. Abbiamo paura di ciò che può far male e cerchiamo di evitarlo a tutti i costi, spesso narcotizzandoci con “una stimolazione violenta e complessa dei sensi, che ci rende progressivamente meno sensibili e, quindi, sempre più bisognosi di stimolazioni ancora più violente. Desideriamo la distrazione, un paesaggio di immagini, suoni, emozioni ed eccitamenti in cui deve essere stipata quanta più roba possibile nel più breve tempo possibile”, diceva Alan Watts Prima o poi capirai, come ho fatto anch’io, che una cosa è conoscere il sentiero giusto, un’altra è imboccarlo. (Matrix) "la mia vita, i miei pensieri, le mie certezze, hai preso i miei problemi e li hai resi anche tuoi, li hai alleggeriti, adesso il loro peso è pari alla metà; hai preso il mio coraggio e lo hai tirato fuori, lui che non voleva proprio saperne di uscire, l’hai fatto ricredere. Mi hai riempita di domande, di dubbi, il mio cuore ha ricominciato a battere forte, hai fatto ricredere anche lui, lui che pensava non avrebbe mai più fatto così tanto chiasso per qualcuno. Hai fatto ricredere anche la mia testa, lei che non voleva saperne di affezionarsi nuovamente, e hai fatto infrangere una promessa.... come un onda del mare si infrange all'orizzonte...." ( Flavia Spinelli) La poetessa Spinelli attraverso le sue poesie ci riportano alla dimensione spirituale, per tornare dove le cose hanno un senso, ridando fiato al “principio speranza” enunciato dal grande pensatore Ernst Bloch. Il Coraggio è essere ogni giorno meno codardo Nel coraggio di allargare i propri orizzonti mentali, per non ritroversi a fare le stesse cose per tutta la vita. MIMMO LEONETTI