Salvatore Maurizio Pani mette a nudo il suo essere con una raccolta di liriche che tocca le corde dell’anima del lettore, in un alternarsi di versi liberi e rime da gustare tutta d’un fiato o a piccole dosi. L’amore, la donna e la natura sono le tre figure principali di ogni poesia, intrecciate in una simbiosi indissolubile in cui l’una è espressione ed emanazione dell’altra. La figura femminile è sublimata a massima espressione della perfezione del creato, regina dei fiori, profumo, leggiadria, musica e vita, immersa in un panorama idilliaco e ultraterreno. Ella è l’essenza stessa della natura e dell’amore, quel rifugio dove accoccolarsi e sentirsi al sicuro. L’amore è identificato con una delle più impetuose manifestazioni della natura: la tempesta, che con la sua forza inebria e avvolge, ma può anche sconvolgere e distruggere. Ma se il più nobile tra i sentimenti può devastare con la sua presenza, la sua assenza lo fa ancora di più: dopo la perdita, il bisogno di amare e di essere amato ancora, come una volta, diventa insaziabile, come un’ossessione. “Con la poesia “Dillo come vuoi” fa notare quanto può mancare la figura amata, mettendo in risalto la parola “Mi manchi da morire” che risulta assente nel testo, ma leggibile con le prime lettere di ogni rigo lette in verticale”.