In questa sua prima silloge di poesie, l’Autore vuole evidenziare le possibili contraddizioni e differenze tra l’amore terreno e quello divino, dove il primo può avere una fine o un fallimento, l’altro - quello divino - non può che essere giusto, più vero ed eterno. Infatti “l’amore di Cristo ci costringe” - questo è stato detto dall’apostolo Paolo - e quest’amore, che sorpassa ogni conoscenza, è tale da influenzare ogni rapporto umano nel bene, è capace di trasformare e rigenerare la vita umana e rendere tutto diverso e nuovo, perché visto sotto una diversa prospettiva, quella del Creatore che ama l’uomo e lo salva, donando appunto il suo Amore che è e rimane quello vero ed eterno. È sempre tempo d’amore dunque, questo vuole essere il messaggio, basta cercarlo, viverlo, abbracciarlo, afferrare la vita eterna. L’amore terreno non può fare a meno di dipendere dalla fonte dell’amore (quella divina), da essa dipende la vita. E’ facile scoprire insieme da chi andare a cercare tutto questo.