Per uscir fuori da una profonda crisi depressiva, su consiglio di una amica, fu seguito da una psicologa la quale, per terapia, gli ha messo una penna in mano. Si è subito notato una sempre crescente ripresa e una sensibile predisposizione nello scrivere. La crescita è stata continua e travagliata per la presenza di spettri, e i suoi scritti lo provano, fino al ritorno della quotidiana realtà. Oggi è un attento critico dei momenti emotivi che lo circondano ed ha acquisito la capacità di melanconico critico di se stesso, rimettendosi sempre in discussione, portandosi a saper cogliere i carpe diem che lo circondano.