Ma il fiore all’occhiello della sua attività professionale è stata la realizzazione di due grandi opere. La prima, in dodici volumi, è l’Enciclopedia Agraria Italiana,, che ha raggiunto le biblioteche di tutto il mondo, dagli USA a Mosca, a Pechino. Ne assunse la direzione e portò a conclusione l’impegnativa opera con la collaborazione di eminenti professori di molte Università italiane e di qualificati tecnici, spaziando in tutti i temi di tecnica e di economia agricola e di ambiente. La seconda è il Manuale dell’Agronomo, allora conosciuto come il Manuale Tassinari, nato nel 1941, e di cui aggiornò significativamente la quinta edizione nel 1976. Un’opera preziosa per tutti gli operatori nel settore agricolo. La sua attività professionale è stata accompagnata da riconoscimenti anche internazionali, come l’inserimento della sua biografia nella terza edizione del "!Who’s Who International" e nel "Dictionary of International Biography" di Oxford. Per lui, la poesia è sempre stata una sorta di evasione dello spirito nella sfera magica dei sentimenti, un intervallo necessario per ricaricarsi nel ritmo di un lavoro particolarmente impegnato. I suoi versi li definisce “il diario della mia vita”.