La storia si basa sulle peripezie di un bambino rimasto orfano di padre in tempo di guerra, nel 1944 all’incirca, dipanandosi tra miserie di vario genere, – dalle umane intrise di meschinità alle umanamente intense, condite di sapori emozionali toccanti. Il bambino è persuaso che il padre lo osservi dalla luna, ne controlli gli alti e bassi dell’esistenza e tale retaggio rimarrà inciso nella memoria per tutta la vita, senza perdere occasione di osservare l’astro ogni qual volta si manifesti in cielo splendente e patire rammarichi che solo la fantasia di un imberbe può dimensionare. Per il titolo è stato scelto il papavero, fiore inerte non profumato ma dal colore intenso e appagante, come i sentimenti innocenti di un bambino quando invoca una corresponsione dal cielo.