Amante della storia e del disegno, si è dedicato per un breve periodo alla pittura ed in particolare durante la sua permanenza in Umbria. Dopo una parentesi di ventidue anni che lo aveva visto lontano da Tre Croci per motivi di lavoro, nel 1990 ritorna nel paese d’origine. Qui l’incontro con il poeta Agostino Pasquinelli, figlio del “BURANO”, rinverdisce l’amore per la poesia e lo spinge a scrivere quelle rime, che lo stesso Pasquinelli, (in una poesia a lui dedicata) definisce “LE RIME PIÙ BELLE”, che erano rimaste racchiuse nella sua mente e in particolare nel suo cuore.