Smarrirsi e tentare di ritrovarsi, di ricomporre energicamente la propria vita, in modo imperfetto. Ecco questo potrebbe essere il senso di queste liriche, il tutto filtrato attraverso suggestioni varie, dolore, amore, rabbia, sogno. Il tutto condito attraverso l’utilizzo artificioso degli stilemi poetici assemblati in maniera funzionale a rendere sensazioni uditive e di riflesso significative che scendono nel profondo... La conseguenza è un malessere latente sopito con difficoltà dal mascheramento sociale, che porta come conseguenza una mestizia quotidiana ed infine al “corteggiamento” della morte di gattopardesca memoria. Allora ecco aprirsi una “Ricerca” di eventi concreti che se pur non lesinano dall’afflizione aprono, schiudendo dalla solitudine tentatrice e in ultima analisi, distruttrice e indirizzando verso percorsi di redenzione che hanno come destinatario il creato intero, in un energico tentativo di miglioramento integrativo. Per tornare all’ambito prettamente letterario si potrebbe dire che si vuole superare la laconicità del Decadentismo, la sua ineluttabilità, nel rinvenimento, assolutamente ragionevole di un senso a ciò che ci circonda e a ciò che ci accade.