«La vita è breve. Perdona in fretta, bacia lentamente, ama davvero, ridi sempre di gusto e non pentirti mai di qualsiasi cosa ti abbia fatto sorridere, oppure piangere». (Sergio Bambarén). Molti nella nostra epoca si interrogano sul senso profondo della vita, soffermandosi sulla sua fugacità e su cosa realmente la rende unica e speciale. La vita, pur con tutti i suoi sguardi di contraddizione e di difficoltà, rimane sempre quel dono unico che va custodito. Essa però ci regala anche attimi intensi capaci di farci vivere arcobaleni di emozioni uniche, grazie all’amore. L’amore si presenta come una grande e inaspettata opportunità da cogliere per sentirsi realmente vivi. La sua forza, il suo respiro che può riecheggiare l’eternità, il modo così unico di condurre a sé le persone sono le doti che descrivono il desiderio più profondo che ognuno vuole avere nella vita: l’amore. Ma l’amore non è costituito solo da attimi eterni di gioia, da baci e da abbracci, a volte esso lascia nei cuori una brutta ferita, un lacerante ricordo che tratteggia nella mente una donna amata, poi perduta, o una relazione mai sbocciata. Su queste riflessioni si inseriscono le liriche raccolte in quest’opera, che risultano essere porte dischiuse nella parte più interna e profonda dell’uomo. Queste poesie vogliono renderci capaci di guardare con occhi sinceri e con tutte le varie sfumature il tema della vita e dell’amore. Utilizzando un linguaggio semplice e scelte stilistiche assai diverse, le parole regalano squarci in cui il lettore può rifugiarsi per riflettere. Le immagini che vengono fuori da metafore e rievocazioni tentano di descrivere la vita e l’amore portando il lettore a trovare dentro sé le risposte a questi due enormi enigmi. Tutte le parole, tutte le riflessioni vengono tenute insieme dal tenue e profondo ragionamento di Sergio Bambarén secondo cui: «La vita è breve. Perdona in fretta, bacia lentamente, ama davvero, ridi sempre di gusto e non pentirti mai di qualsiasi cosa ti abbia fatto sorridere, oppure piangere».