La “filosofia dell’uomo” è una raccolta poetica di 30 poesie in versi liberi, che nasce dal bisogno di due ragazzi di mettere in versi l’analisi di uno studio che ha come protagonista l’uomo; studio che ne analizza le gesta, le emozioni o semplicemente gli stati d’animo. Le poesie che troviamo in questa raccolta segnano un percorso nella ragione, nel cuore e nello spirito dell’essere umano, caratterizzando queste tre categorie in un decadimento morale e psicofisico che l’uomo moderno accusa pesantemente. La raccolta pone interrogativi ai quali gli autori cercano di rispondere attraverso un verseggio di desolato e quieto lirismo nel quale si lascia intravedere un bagliore di speranza, non basato unicamente sulla figura presente nei miti, che contrappongono l’uomo ad un animale che cerca di sopravvivere a scapito del prossimo, bensì come “essere” che possa convivere con altri “esseri”. Più nello specifico nelle poesie vedremo una condanna a gran parte dell’umanità rappresentata attraverso l’uso di figure sviluppate secondo un simbolismo ben preciso, ma semplice allo stesso tempo, senza alcun utilizzo di metrica allo scopo di esprimere un messaggio il più diretto possibile, congruo alla realtà della vita quotidiana di due persone normali. Gli uomini saranno vittime della natura, del Fato e del tempo, incapaci di controllare il loro presente e senza alcun controllo razionale sul proprio futuro, ma con la consapevolezza di camminare sul passato da questi costruito, di cui rimangono solo le macerie.