Leggere questa raccolta di poesie è come sgranare la collana di un rosario, preghiera per preghiera. Forse è come un filo invisibile che unisce i chicchi del rosario stesso, e concretamente, e certamente, è una preghiera per qualche Dio minore o superiore. Preghiera per i sogni, e per quell’essere supremo che è la nostra personale evoluzione; di noi l’estensione, del gabbiano il volo, dei pesci il movimento, della fotografia l’attimo colto, e della mia mano il solo gesto umano. Non c’è altro in questi testi se non la ricerca di se stessi. La ricerca della vita vera, e della bellezza più limpida e pura.