Scorrendo tra le mie poesie occorre dapprima capire i miei occhi, mi dico. I miei occhi sono spesso bassi e schivi, piccolo mare dietro gli occhiali verdi. Altre volte sono essi a fissarti per chiedere qualche cosa che non osano, non sanno ancora organizzare in parole. Un lupo solitario che non fa proprio paura a nessuno e un mare lungo lungo che ci riporta l’onda infinita dell’esistere, del rinfrangersi, del tornare ad amare gli altri.