Esaurite le presentazioni già prima di presentarle, è un sospiro a riassumere il superfluo. Non c’è tempo per i convenevoli, o potremmo bruciare stringendoci la mano. Ma immacolati intenti sposano le parole e patatrac! Si sporcano di poesia che cerca la rima come un anima persa, è furiosa se non trova vie d’uscita; una parola mangia l’altra per giustificare la mancata pagina bianca, impiastricciandola di nevrosi e rabbia, squarciandola come fosse una gabbia, scrivendo magmatici scritti per tendere alla voce che li faccia deflagrare, l’intenzione infiammata di discese mi ha catapultato in mondi labili come un cavallo da rodeo col suo cavallerizzo, prima che frasi l’imbrigliassero, prima di cadere in queste poesie, ho tentato di scriverle.