La mia raccolta, “Mezz’ora d’eco e silenzio”, è un viaggio nell’intimità della mia anima, una voce che si leva dal dolore e dalla speranza, intrecciando ricordi, paure e desideri. Ogni poesia è un frammento di me, un riflesso delle mie notti insonni, dei miei pensieri più profondi, delle battaglie interiori che ho combattuto. Parlo d’amore e assenza, di menzogne che lacerano, di speranze gelide che si affacciano sull’abisso. Scrivo per dare forma al silenzio che mi abita, per trasformare la sofferenza in parole che possano restare. Sono io in ogni verso: vulnerabile, forte, spezzata, ma sempre alla ricerca di una via d’uscita, di un senso. Questa raccolta non è solo un grido, è anche un abbraccio: a me stessa, a chi ha vissuto tormenti simili, a chi lotta per trovare la luce nel buio. È la testimonianza che, anche quando tutto sembra perduto, c’è ancora qualcosa dentro di noi che può risuonare, come un’eco, e condurci alla rinascita.