Silloge poetica dall’accattivante ritmo musicale, stile assai personale da moderno menestrello, tono filastrocchegiante con rima unica, alternata o assente. L'autore riversa in prosa frammenti esistenziali del quotidiano tramite il suo innato animo fanciullino, prefiggendosi lo scopo di voler evidenziare come qualsiasi parola possa assumere differente ruolo e nuovo senso a seconda del differente utilizzo che le venga attribuito nel contesto poetico e dell’alternanza nei giochi di versi. Davide Gallo s’avvia fra gli oscuri meandri esistenziali dello umano animo circondato dal dubbio ma carico di speme, scavando avidamente nella grezza roccia di superficie che cela la maschera del vero io, giammai in cerca di risposte univoche a quesiti emblematici, bensì del compiuto senso da attribuire alla propria ricerca. La poesia, pura e disincantata, mezzo ideale e idealistico, capace di innalzare lo umano essere ben oltre la siepe rappresentata dalla carnale mortalità, donando ad esso totale senso di libertà, causandone al contempo forte dipendenza, meglio ancora... “Poedroga”.