La raccolta “Respiro d'autunno” ha la stagione autunnale come filo conduttore a cui si riconducono, attraverso tre momenti distinti, rappresentati dai tre capitoli dell'opera, le riflessioni poetiche dell'autrice. Autunno inteso innanzitutto come metafora di vita, tempo sospeso di un'età e di una stagione matura, che pur essendo portatrice di sentimenti di tristezza e angoscia esistenziale, può essere anche dispensatrice di serenità e saggezza. Esiste poi l'autunno del cuore, ed è il respiro dei sentimenti e delle passioni, che dopo aver raggiunto un loro culmine, declinano in qualcosa d'altro, che può essere quiete, pace e serenità di affetti, oppure annichilimento degli stessi e sopravvivenza nel solo ricordo. Esiste infine, nel tempo che collettivamente viviamo, anche un autunno della civiltà, alludendo soprattutto allo smarrimento dei valori e degli imperativi morali che conducono l'uomo verso incomprensibili atti di aggressione e di autodistruzione. Autunno quindi, soprattutto nella sua accezione negativa, ma non solo, l'autrice resta, pur disperando, a vivere questa stagione con tutta la gioia di chi sa cogliere nel buio ogni spiraglio di luce e nel giorno ogni momento di bellezza. Dalle ombre ai colori quindi, l'autunno visto da chi attraversa la vita vivendo, “senza concedere alcun anticipo alla morte”.