Questa raccolta di poesie è frutto di un lavoro personale di ricerca e introspezione. Ho iniziato a scrivere poesie per il desiderio di cimentarmi in qualcosa di nuovo, ma nel farlo mi sono reso conto che questo strumento, oltre a risultarmi piacevole, mi offriva la possibilità di comunicare stati d’animo di cui, altrimenti, avrei perduto il ricordo. Il mio obiettivo è quello di veicolare emozioni che possano essere reinterpretate e vissute da ogni lettore in modo diverso. In questo sta la forza della poesia in sé, nonché il filo conduttore che lega tutti i miei testi: fare emozionare chi la legge, in modo autentico e assolutamente soggettivo. Ci tengo a ribadire, però, che un’emozione, per essere tale, non può essere imposta né acquisita da qualcun altro; deve invece scaturire in modo sincero e spontaneo dal proprio animo alla lettura del testo poetico. Per raggiungere questo obiettivo, sono partito dall’idea di semplicità e quotidianità. Ho cercato di uscire, in altre parole, dai canoni della mentalità barocca, che ricercava le emozioni nel sublime e nella grandiosità, qui intesi come amplificatori dei sentimenti dell’animo umano. Unitamente a questo, ho portato avanti una riflessione sulla società attuale e ne ho dedotto che quest’ultima è sempre più assuefatta e indifferente ai sentimenti, ed è pervasa da un’apatia che rende difficile vivere la propria emotività in modo autentico. Le cause di ciò, probabilmente, sono da ricercarsi in larga parte nell’uso compulsivo di dispositivi elettronici, che inevitabilmente spostano l’attenzione sulla sfera del virtuale, a discapito di quella più profonda e vera del reale.