Michele Arcangelo Carbone, uomo di antica saggezza, con sani principi e sempre pronto a prodigarsi disinteressatamente nei confronti di chiunque avesse bisogno. Ricercatissimo da tutti i partiti politici, come capolista, ma Lui ringraziando, ha sempre rifiutato, in quanto reputava la politica troppo “elastica”. Ha svolto le mansioni più varie: dal bovaro con l’aratro, al contadino, al riccippatore (colui che livella i terreni dopo il taglio delle piante), al tozzatore (colui che costruiva murature a secco). Negli intervalli e nelle pause di riposo, si dilettava a scrivere qualche strofa, che poi veniva assemblata in vere e proprie poesie, che in questo libro sono state riunite in un’unica raccolta.