Consigliato ad un pubblico 16+
Il testo è un appello accorato alla condivisione, al superamento delle differenze attraverso l’accoglimento interiore di tutti, e reciprocamente delle sofferenze, rendendo esse uno scambio costruttivo che elimini l’egoismo ed ove ognuno si fa carne dell’altro con sopportazione, pazienza e perseveranza. Esse costituiscono il seme buono che annienta il male e fa trionfare il Bene, quel Bene Unico, Dio, che, ai nostri cuori bussa e ci indica che ogni divisione è una distruzione e che la logica umana della divisione porta ogni individuo, in tal modo, ad essere sempre interiormente solo, scaturendo, inevitabilmente, in una sequela infinita di tragedie. La condivisione dunque è l’unico grande Amore che trova la Sua testimonianza più concreta nella Crocifissione di Cristo che tutto di noi condivide sempre. Un Suo Amore che si mostra in un cammino di Fede crescente, proprio con le sofferenze, dal quale cammino poi scaturisce la Verità, la Essenzialità, che è un credere e non bigottismo. E ciò, porta l’autore a trattare argomenti naturali che, per indifferenza, ipocrisia e falso moralismo si tendono a nascondere, ma che costituiscono le basi per una maturazione sana della coscienza universale. La sincerità, la schiettezza, la purezza ed il divenire “piccoli” come i bambini, costituiscono quel meraviglioso Amore tra nipote e nonno, l’Amore rispecchiante Dio, che l’Umanità dovrebbe imitare e mai dimenticare.