Si reiterano qui i sentimenti, vissuti forse con maggiore consapevolezza ed intensità, già presenti nella Prima silloge. Domina, nei circa 50 componimenti, sopra ogni altro tema “un certo pessimismo esistenziale là dove, di continuo, si contrappongono le dimensioni sfuggenti di un passato e di un futuro che diversamente si incontrano, senza più la consistenza immediata dei ricordi, ed ormai senza più tempo per sparare” (Emanuele Coppola). Vi è, in sostanza, la descrizione della realtà filtrata attraverso le luci e le ombre dell’anima. La raccolta è completata da una sezione di brani e frammenti lirici tratti da alcuni tra i più noti e celebrati poeti della classicità (Saffo, Alceo, Alcmane, Mimnermo, Simonide, Orazio ecc.).