La vita è un treno che ha due stazioni ben definite: quella di partenza, la nascita, e quella d’arrivo, la morte. Tra le due corrono binari paralleli che guidano il nostro essere determinato dal luogo che ha accolto il primo vagito, la famiglia, l’educazione, gli studi, il lavoro… ma soprattutto e prima di tutto l’indole, il carattere che fa di ciascuno un essere unico e irripetibile. Seduta in una delle tante carrozze di quel treno che è stata la mia vita ho avuto modo di guardare, di vedere, di osservare. Tre momenti fondamentali attraverso i quali si è manifestato un unico desiderio: conoscere il mondo non attraverso i libri o i documentari TV ma andando fisicamente là dove la curiosità del momento mi spingeva con la voglia di conoscere ciò che mi era lontano e, così, sono andata sempre “fuori binario”. I ricordi di quei viaggi si sono trasformati in parole, immagini, emozioni che, dal finestrino del treno, lancio senza preoccuparmi di dove possano andare a cadere… sicuramente nel tempo nasceranno pianticelle che, spero, abbiano il gene della solidarietà tra i Popoli.