Fantasia o realtà? Difficile mettere una linea di demarcazione tra le due. Oggi, poi, in un attimo di pochi anni, si sono avverati i sogni e gli studi di scienziati, filosofi, astronomi e astronauti, e forse anche…di qualche faraone d’Egitto! Teatri della vicenda e personaggi sono località e individui creati dalla mia immaginazione. Il cervello umano, si sa, è il computer più complesso che mai un uomo potrà costruire: basta digitarvi virtualmente anche solo l’inizio di una parola che spunteranno migliaia di frasi, mescolando e collegando le quali si trasformeranno in molteplici immagini. Ecco, questo è ciò che ha fatto il mio cervello quando ho iniziato a scrivere Il ragazzo di cristallo: pormi delle domande. “Sarà un giallo, tinteggiato di rosa, o che altro?”, mi sono chiesta. Ma ho preferito non decidere a priori lasciando che il romanzo stesso si sviluppasse autonomamente mescolando le sue carte. Spero gradiate le sorprese. Buona lettura a tutti!