“Dolce dir d’amore”, raccoglie componimenti sull’amore, largamente inteso. Tratta dell’amore umano e naturale; richiama alla diffusa fame d’amore, alla manifestazione amorosa nelle piccole cose, nei piccoli gesti, nella capacità di guardare con attenzione i bisogni dell’altro. Sguardi e carezze a sorpresa sono dichiarazioni d’amore. “Dolce dir d’amore” richiama all’accettazione degli altri, nel rispetto identitario, senza il bisogno di cambiarli. Vuole fornire l’indirizzo del vero amore, del sentimento complesso, che supera la semplice attrazione fisica e la prima fase della infatuazione. L’amore dispone alla felicità, placa il dolore, guarisce il cuore e, mentre aumenta il battito cardiaco e la sudorazione delle mani, ci solleva in effetti di eccitazione e libertà. L’amore manifesta l’appassionante dedizione, la propria offerta istintiva ed intuitiva, la felicità reciproca. L’autentico amore è sentire profondo, spesso intricato. È, di certo, un rilevante aspetto dell’esistenza che presenta complicatezza e abbisogna di costante apprendimento. “Dolce dir d’amore”, è una ulteriore raccolta di poesie che sollecita a riconoscere il bisogno d’amore in ognuno e in ogni cosa. La sua poesia d’amore, partendo dalla narrazione personale, richiama appunto alla necessità di imparare ad amare e a raccontare l’amore nella dimensione umana e naturale. Dovremmo tutti frequentare da apprendisti l’insegnamento impartito dalla scuola dell’amore. “Dolce dir d’amore” è un piacevole tentativo letterario finalizzato all’uso del ragionamento e delle emozioni, azione dialogica necessaria per riedificare l’idea d’amore e collocare il cuore nella sfera pragmatica quotidiana.